L’Osteopata è un uomo di riflessione: deve dimostrare con ciò che fa, quello che dice.
Parole del Dottor Still, padre dell’Osteopatia, all’inizio del secolo scorso.
La realtà, anche a cento anni di distanza e più, è che ognuno di noi nella propria realtà professionale, prova ogni giorno “a far funzionare” meglio le persone che si affidano alle nostre cure, con risultati alterni.
Risultati che dipendono certo dall’esperienza ma anche e soprattutto, a mio personale giudizio, dal fatto che non tutto si cancella. Ci sono “cose” che si imprimono nel nostro corpo, nella materia di cui siamo fatti, in modo indelebile.
Traumi fisici, traumi mentali, traumi metabolici.
Traumi fisici: le cadute in primis, in particolare nei neonati e nei bambini, gli incidenti, gli interventi chirurgici.
Traumi mentali: le emozioni
Traumi metabolici: i farmaci, ciò che mangiamo e beviamo.
Noi facciamo questo: mettiamo le mani, ascoltiamo e cerchiamo di “normalizzare”, far funzionare meglio, aiutare, adattare…i tessuti, la materia di cui siamo fatti.
Ma non confondeteci con gli ortopedici, non confondeteci con chi fa i programmi alimentari, non confondeteci con gli psicologi.
Il nostro strumento sono le mani: mani che ascoltano, mani che fanno.
I pazienti “ sono carichi” di cose da dire…e va bene.
Ma da noi…o da me, in particolare, è bene che facciate parlare il vostro corpo. Perchè il corpo non mente, non interpreta, non si confonde: semplicemente chiede aiuto.
Dott Andrea Botteon
Osteopata D.O. MRO I
info@osteopatiaconegliano.it
347 41 87 703